A partire da gennaio 2023, per ottenere agevolazioni fiscali sui lavori che superano i 516 mila euro, è necessario essere in possesso dell’attestazione SOA (che serve per gli appalti pubblici superiori a 150 mila euro). Questo requisito vale per il Superbonus, il 50% ordinario per le ristrutturazioni, l’Ecobonus, il Sismabonus e il Bonus barriere architettoniche al 75%. Tuttavia, ci sono anche dei punti in discussione, come il modo in cui viene calcolato l’importo di 516 mila euro, che dovrebbe essere basato sul singolo contratto di appalto o subappalto, e non sull’importo totale del cantiere.
Inoltre, alcune imprese che non sono in possesso dell’attestazione SOA potrebbero essere escluse dal sistema bonus e mettere a rischio le detrazioni fiscali dei loro clienti, soprattutto se questi ultimi hanno in corso contratti per lavori in condominio. Per evitare questo problema, i clienti dovrebbero verificare già da adesso che le imprese con cui stanno lavorando abbiano un curriculum adeguato per ottenere l’attestato SOA.
Quindi a partire dal 1 luglio 2023 è necessario il possesso dell’attestazione SOA per le imprese a cui vengono affidati i lavori. In assenza dei requisiti, chi era in regola fino al 30 giugno, perderà solo le detrazioni peer le spese effettuate da luglio in poi.