Nuove misure in arrivo per agevolare le cessioni dei bonus edilizi

Il Governo italiano sta prendendo in considerazione due nuove misure per sostenere proprietari di immobili e imprese che stanno affrontando difficoltà legate alle compensazioni di crediti derivanti dai bonus per interventi edilizi agevolati.

  •  La prima proposta consiste nell’estendere di tre mesi, rispettando i limiti attuali, il termine per completare i lavori di ristrutturazione edilizia per continuare a usufruire del bonus fiscale al 110%, spostando la scadenza dal 30 settembre al 31 dicembre 2023.
  • La seconda misura riguarda la possibilità di concedere una sorta di margine di tolleranza alle imprese che stanno lottando per ottenere regolarità contributiva in tempo, tramite l’uso del documento unico di regolarità contributiva (Durc).

Queste proposte emergono da un tavolo tecnico che ha coinvolto il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il Viceministro con delega alle Finanze Maurizio Leo. L’obiettivo è includere queste misure nel decreto Omnibus, in programma per il prossimo Consiglio dei Ministri.

Il termine per completare i lavori su villette e unifamiliari è stato spostato di altri tre mesi, slittando dal 30 settembre al 31 dicembre 2023. Tuttavia, rimane l’obbligo di aver completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Le decisioni riguardanti ulteriori estensioni e modifiche alle agevolazioni edilizie saranno prese in autunno, quando verrà valutata la disponibilità delle risorse finanziarie. Si sta anche considerando una revisione generale delle agevolazioni, con l’obiettivo di favorire interventi che migliorino l’efficienza energetica e supportare nuclei familiari con redditi più bassi. Il finanziamento per queste modifiche proviene dal riposizionamento dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Anche il Parlamento sta proponendo diverse opzioni per calibrare le agevolazioni edilizie in base alla situazione economica dei beneficiari. Ad esempio, è stata avanzata la proposta di fornire un bonus più elevato a coloro che hanno difficoltà finanziarie, arrivando fino al 100% del costo dell’intervento, oltre a sconti in fattura e la possibilità di cessione del credito. Altre proposte parlamentari riguardano bonus variabili in base alla situazione fiscale dei beneficiari.

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